Recensione – La carta più alta

Copertina La carta più alta
La carta più alta di Marco Malvaldi

Recensione

In una delle tante chiacchierate nel bar di Massimo, i quattro anziani habitués rispolverano la vicenda di un decesso sospetto. Così iniziano a circolare le voci nel paese, voci che i parenti del defunto non sopportano perché il caro estinto ha vissuto gli ultimi giorni di vita in un letto di ospedale. Massimo cerca di interrompere le indagini dei quattro anziani e invece riesce a far riaprire le indagini ufficiali. Costretto in quello stesso ospedale per un piccolo inconveniente, il barista contribuirà alle indagini mettendo insieme tutte le informazioni possibili, fino alla soluzione dell’omicidio.

Marco Malvaldi trasmette su carta tutta la leggerezza di una chiacchierata al bar fondendo insieme, con molta intelligenza, ironia e cultura. Scaturisce così una scrittura che ti punge e ti solletica per una lettura che non annoia mai e ti sospinge come una brezza leggera per tutta la storia. La trama del giallo è semplice e ben celata allo stesso tempo, quindi alla fine non delude ma colpisce piacevolmente.

(Recensione scritta il 27/07/2015)



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