Recensione – Il respiro dell’alba
Titolo: Il respiro dell’alba
Autore: Giulia Mancini
Genere: Giallo, Thriller
Anno di Pubblicazione: 2020
Pagine: 213
Serie: Le indagini di Saverio Sorace, #4
Recensione
Il commissario Sorace scopre che il suo amico Luca è stato incriminato per l’omicidio di una donna conosciuta la sera prima e ritrovata morta accanto a sé la mattina dopo con una ferita al petto. L’indagine è condotta formalmente dall’ispettore Cesare Monti ma Sorace con l’aiuto di Sara Castelli, ex ispettrice e ora criminologa, ricostruisce le relazioni di Viola Borsari, la donna assassinata, con il possibile colpevole.
Viola frequentava siti di incontri e non era insolito che avvicinasse gli uomini con cui scambiava messaggi in chat, tutte le prove portano a Luca ma Sorace è convinto della sua innocenza e continua a indagare. Fra gli indagati spunta un uomo con cui Viola aveva avuto una relazione extraconiugale.
Nel frattempo, un’altra donna con le stesse caratteristiche fisiche di Viola viene ritrovata uccisa con le stesse modalità, una ferita al petto. Si fa strada così l’ipotesi di un serial killer che potrebbe scagionare Luca. Sorace, Sara e l’ispettore indagano in questa direzione fino a scoprire tutti i tasselli e il vero colpevole.
Lo stile di Giulia Mancini risuona anche in questo quarto romanzo della serie su Sorace, la sua capacità di portare il lettore nella storia attraverso la vita del commissario è marcata dal coinvolgimento personale dell’amico Luca.
Al principio, la trama è molto coinvolgente perché presenta un dilemma da giallo classico, simile a quello della porta chiusa, dove Luca è solo con il cadavere di Viola e le prove lo inchiodano. Nel prosieguo della storia, l’autrice coinvolge con il passato di Viola e le sue storie d’amore turbolente. Anche stavolta, Giulia evidenzia gli aspetti psicologici dei suoi personaggi. In questa occasione mette in luce le difficoltà e gli stati d’animo di una donna che vuole semplicemente trovare l’amore.
Purtroppo l’aspettativa iniziale è delusa perché le modalità dell’omicidio di Viola sono solo accennate come una teoria di Sorace e alla fine non c’è una effettiva rivelazione.
Alla luce dell’ipotesi del serial killer, devo dire che la svolta nelle indagini avviene un po’ sottotono e il colpevole compare quasi all’improvviso, quasi fosse un deus ex machina venuto a risolvere la situazione. Ciò che ho apprezzato nei precedenti romanzi della serie, ossia il fornire il punto di vista dell’assassino, qui è meno presente e avrei preferito ci fosse di più con maggior risalto della sua ossessione. Magari intrecciato alle vicende amorose di Viola, che allo stato invece appaiono come un mero diversivo, anche se l’omicida agisce per sentimenti diversi dalla gelosia. Questo avrebbe amalgamato il tutto e creato una svolta nelle indagini più interessante.
Ad ogni modo, le incursioni nel pensiero dell’assassino ci sono e perciò il libro è consigliato per coloro che prediligono l’aspetto psicologico del colpevole su cui Giulia Mancini fa ruotare questi romanzi della serie.
L’autrice
Giulia Mancini, nata in Puglia, si è trasferita giovanissima a Bologna dove vive. Ha conseguito la Laurea in Economia, lavora in campo amministrativo, ma non è mai riuscita a staccarsi dalla sua passione per la scrittura creativa a cui dedica ogni minuto del suo tempo libero. Ha pubblicato diversi romanzi di genere romantico a partire dal 2014, nel 2017 comincia con il romanzo “Fragile come il silenzio” la serie di gialli con protagonista il commissario Sorace.
Dove trovare il libro
Ebook: Amazon
Cartaceo: Amazon
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Ciao Renato, ti ringrazio di aver letto il libro e di aver fatto un’analisi così attenta, il parere di un appassionato di gialli è sempre prezioso, ne terrò conto nei prossimi episodi del Commissario Sorace.
Grazie a te Giulia, nella lettura mi sembra di affiancare Sorace nelle sue indagini ed è sempre interessante. Sono sicuro che la coppia Sorace-Castelli ci riserverà altre belle indagini.
Ciao Renato, ho letto da poco il secondo libro della serie e penso di proseguire con gli episodi del commissario Sorace fino a quest’ultimo che hai analizzato qui. Mi piace che la parte psicologica sia sempre più rilevante 🙂
Ciao Maria,
sì Giulia concentra sempre parte della storia all’aspetto psicologico.
Il secondo episodio è quello che finora mi ha colpito di più ma diciamo che nella mia personale classifica supera di poco il terzo “L’ombra della sera”, quindi ti consiglio di continuare a leggere la serie 🙂
Grazie a entrambi per l’apprezzamento per il commissario Sorace.